Anche la mia seconda maratona è fatta, ho conquistato la muraglia cinese, con fatica e determinazione, una forza di volontà che ho sfoderato e che ha sorpreso anche me stesso: crampi dal 18° km, caldo e salite paurose, eppure non ho mollato, sono riuscito a portarla a termine e a piazzarmi 'relativamente' bene nonostante le condizioni pietose: 287° su 702 arrivati (gli iscritti erano più di 900) con il tempo di 6:20:16.
Potevo fare sicuramente meglio, se non avessi avuto gli infortuni che ho avuto proprio le ultime due settimane di preparazione, se fossi riuscito a riposare un po di più i giorni prima della maratona, se non avesse fatto così caldo, se e se.... ma sono ugualmente contento, anzi contentissimo!!!
Un'emozione talmente forte che all'arrivo ho pianto come un bambino, non sono riuscito a trattenere le lacrime, forse non ne avevo nemmeno la forza, ma chi se ne frega!
Correre in condizioni così particolari, in posti così strani dalle nostre zone, con i bambini che ti chiedono il cinque è stato fantastico.
La Cina non è un bel posto, i cinesi sono generalmente odiosi, sporchi, maschilisti, approfittatori, ma non vorrei esagerare... nonostante tutto è un posto che incanta perché è un mondo diverso dal nostro.
Noi ci perdevamo per strada a guardare ogni cosa, ogni gesto, persona, angolo ha qualcosa che cattura l'attenzione, ci sono tante cose che ricordano il nostro paese quando era povero, quello che ci raccontano i nostri nonni, un paese in cui le persone vivono nella semplicità e delle piccole cose. Era bello vedere i bambini che si divertivano con poco, che giocavano per strada,
Il viaggio è stato lungo e i giorni precedenti la maratona 'difficili', si camminava tantissimo per vedere i posti, si mangiava poco e niente, e si dormiva poco e male (i primi 2 giorni li abbiamo fatti tutti svegli a causa dell'arrivo che è stato di mattina e del fuso), insomma non le condizioni ideali per affrontare una maratona, ma quello che ho imparato e che mi resterà è la mia personale idea di corsa: la corsa per me è un modo di vivere un luogo, di entrare in contatto con la terra e la gente, un modo di respirare in armonia con tutto ciò che ho attorno. La fatica e la soddisfazione di fare un'impresa mi fanno sentire parte dell'ambiente che calpesto. Certo che guardo il cronometro e mi piace migliorarmi, ma non è la mia priorità da adesso in poi!!
Ci ho impiegato un po a fare il resoconto dalla Cina, ma ho avuto un po di vicissitudini... spero di riprendere la vita normale da blogger... alla prossima!!
deve essere stata una esperienza unica. complimenti echissenefrega del tempo. nino
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