lunedì 25 ottobre 2010

Sono un atleta della FIDAL

Un pezzo di carta sancisce che sono "idoneo all'attività sportiva agonistica", il mio polpaccio sancisce che non lo sono... A parte le battutacce, sono contento dell'idoneità, una carta che finalmente mi consentirà di partecipare ai prossimi impegni.
Avevo fatto la visita anche lo scorso anno in un altro posto, ma essendo ignorante in materia avevo fatto una semplice visita "non agonistica"; allora mi premeva soprattutto che un dottore mi dicesse che potevo correre senza problemi (da piccolo ho avuto qualche problema che comunque poi si è risolto)... avevo bisogno di rassicurazioni.
E' passato quasi un anno dalle prime corse e i miglioramenti li sento tutti, mi sento di essere notevolmente migliorato, molto dimagrito e muscolarmente rinforzato.
Mi piace pensare a questo pezzo di carta come ad una sorta di promozione, un premio datomi per essere stato bravo e costante nell'allenamento; sarà soprattutto un punto di inizio per iniziare il prossimo cammino di avvicinamento alla maratona.

giovedì 21 ottobre 2010

Ed ecco a voi il polpaccio!

L'altro ieri mi è saltato fuori un dolore al polaccio sinistro, altro stop forzato e purtroppo dovrò stare fermo quasi 2 settimane a causa della prossima partenza per Seattle. Ero nel pieno dei miei allenamenti... peccato, comunque vediamo, la voglia di testarmi in una gara ufficiale rimane e magari la faccio senza troppe pretese. Stasera mi sto documentando sul dolore che ho, sembra una contrattura, niente di grave ma necessita riposo assoluto. Come al solito il buon Albanesi è illuminante a riguardo: da quello che dice in questo articolo il polpaccio deve avere uno sviluppo armonico che si ottinene con una buona alternanza di resistenza e velocità. Il polpaccio è formato dai gemelli e dal soleo; i gemelli vengono sviluppati dalla resistenza, il soleo dalla velocità. La mia contrattura è del soleo, riconducibile quindi agli allunghi e alla corsa veloce fatta recentemente: devo aver esagerato! Spero che Albanesi abbia ragione e non siano le scarpe o la postura (era stata la mia prima ipotesi). C'è sempre da imparare (...a proprie spese xò!)

mercoledì 13 ottobre 2010

La situazione delle mie dita non è buona

Parafrasando una nota canzone di Celentano sono qui a narrare le gesta del mio piede destro e delle sue dita che non godono di buona saluta, anzi...
Tutto ebbe inizio l'anno scorso quando dopo un intenso periodo di tennis un giorno durante una sfida con un amico sentii un dolore lancinante al pollice: unghia sollevata nel momento della volé a rete. Dopo un periodo di 'relativa' calma l'unghia è ricresciuta per poi sollevarsi in maniera fortuita un giorno in bagno a causa di un incidente domestico.
Poi sono diventato un 'runner', ma la corsa non mi ha dato particolari problemi alle unghie fino a quando un giorno ho sentito un dolorino al secondo dito dopo l'alluce ma non gli ho dato peso. Il giorno dopo vado a correre e i dolori aumentano; rimango stupito e mi domando se non siano le scarpe o le unghie lunghe a causare questi problemi, poi capisco che sono il chilometro di salite/discese che mi faccio ogni volta sulla rampa del parcheggio dell'ipercop per la mia fissa di allenamento 'collinare'.
Risultato: il pollicione è guarito finalmente, il secondo è nero ma non fa male, il terzo sembra sano ma fa un male cane, il terzo dolora ma non troppo ma è nerissimo, unico immacolato il mignolino.
Guarire da questa situazione è dura nel pieno degli allenamenti per la mezza maratona di Riva, spero di tenere botta, ma soprattutto spero che la causa sia effettivamente solo lo scendere dalla rampa del parcheggio e non altro (scarpe, calze o peggio ancora postura/tipo di corsa).

martedì 5 ottobre 2010

Tabella allenamento Mezza di Riva del Garda in 4 settimane

Stasera ho pianificato il mio primo allenamento serio (4 allenamenti a settimana per 4 settimane) per partecipare alla mezza maratona che si terrà a Riva del Garda il 14/11/2010. E' la prima volta che cerco di seguire una tabella, spero sia adatta a me... vedremo.
Due sono gli obiettivi di questa mia partecipazione alla mezza:

  1. partecipare alla mia prima gara 'competitiva'
  2. ottenere indicazioni per affrontare poi la maratona il prossimo anno.
Il primo punto è importante per fare esperienza, per correre in una competizione ufficiale e vedere un po l'ambiente; dovrò iscrivermi al circolo dei podisti del mio paese (finalmente sarò 'tesserato').
Il secondo punto è fondamentale per decidere il RG (Ritmo Gara) da tenere per la maratona e di conseguenza misurare gli allenamenti in base a tale risultato.


sabato 2 ottobre 2010

Ma 42 km devono essere proprio tanti!

Questo quello che pensavo negli ultimi km oggi pomeriggio mentre la stanchezza mi assaliva e i crampi alle gambe iniziavano a farsi sentire dopo 25 Km in giro per la bassa... ebbene si, non sono ancora pronto e la famosa distanza mi spaventa. Ovviamente non mollo e mi deprimo a tal punto da rinunciare adesso, certo è che un po di sconforto mi viene; spero sia solo mancanza di allenamento e spero di soffrire meno col passare delle settimane.
Settembre 'sportivamente' è stato un gran bel mese, ho partecipato a qualche corsetta, stabilito il mio record sui 10.000, partecipato ad una staffetta mettendomi alla prova su distanze brevi, ho ripreso la piscina, ma soprattutto ho macinato un sacco di km (185!!).
Adesso sto progressivamente aumentando le distanze mettendo sempre un 10, un 15 ed un lungo da almeno 20Km tutte le settimane intervallate da delle ripetute.
Il mio sconforto di oggi è vedere che il mio fisico non regge ancora distanze superiori ai 20km, li vado in crisi ed i  crampi che non ho mai avuto mentre corro, adesso mi assalgono.
Sicuramente c'è qualcosa che sbaglio nella dieta e che devo correggere (mangio pochi carboidrati) e devo anche stabilire un preciso piano di allenamenti.
Un altra piccola 'difficoltà' è data dall'idratazione mentre corro le lunghe distanze: sui 10/15km non ho problemi, dopo sento i liquidi mancare. Ma come fare a bere mentre si corre? Ho provato ad acquistare uno zainetto con borracia e cannuccia, ma dopo 2 minuti me la sono tolta, troppo scomoda. Oggi ho messo davanti a casa una bottoglietta e ho studiato un percorso per passare davanti a casa a metà dei 25km, ma è comunque sempre poco.
Adesso riposo e ci dormo su, domani i 42 saranno sicuramente meno brutti.