lunedì 29 settembre 2014

RunIceland 2014




Quest’anno la mia avventura si è svolta in Islanda dove ho partecipato in Settembre alla ‘RunIceland’, una corsa in 5 tappe tra vulcani, ghiacciai e Geyser per un totale di 110km.


Reykjavik è stata scelta come luogo di ritrovo per tutti i partecipanti, oltre 19 nazioni rappresentate su un gruppo di 50 persone, un fantastico mix di culture ed esperienze.


Salutata la capitale è iniziato una viaggio alla scoperta dei fenomeni naturali che caratterizzano questo paese che sfiora i 66° N di latitudine. Geyser, cascate impressionanti, i ghiacciai, i vulcani e la dorsale medio oceanica, l’Islanda è un vero concentrato di elementi geologici spettacolari.


Tutto il gruppo di runner attendeva con trepidazione la prima tappa, un impegnativo anello di circa 18km e D+600m che si sviluppava nei pressi di un immenso ghiacciaio. Impossibile concentrarsi sulla gara quando si corre in un luogo del genere. Le soste per scattare qualche foto o ammirare il panorama sono d’obbligo. La seconda tappa ci ha portato a correre su una spiaggia in riva all’Oceano Atlantico, un percorso veloce di 10km, ma reso impegnativo dal morbido terreno nei pressi del mare. Mozzafiato il finale nei pressi del faro collocato su una rupe a precipizio sul mare.


La terza tappa di 18km ci ha riservato una sorpresa magica, pochi minuti dopo la partenza, correndo nei pressi del mare, ci siamo trovati di fronte alla carlinga di un vecchio aereo precipitato ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Il finale ci ha portato ai piedi di una cascata meravigliosa.

La sera prima della quarta tappa i volti dei partecipanti erano a dir poco tesi, l’indomani ci aspettava una maratona ed i 42km ricchi si sali scendi creavano qualche preoccupazione. Fin dal riscaldamento si capiva che ci saremmo ritrovati a correre in un paesaggio mozzafiato durante una giornata di pieno sole, cosa non frequente in Islanda. La pista sterrata ci ha accompagnato per tutta la tappa e ad ogni curva si apriva di fronte ai nostri occhi un paesaggio incredibile, caratterizzato da una miriade di coni vulcanici e sezioni di deserto roccioso dalle tonalità intense. Raggiungere la cima di un cratere vulcanico e rendersi conto che al suo interno c’era un lago di color turchese è stato sensazionale, per non parlare del piacere provato per essersi immersi nelle sorgenti d’acqua calda subito dopo la fine della tappa. Una vera botta di vita!


L’ultima tappa ci ha regalato le sensazioni da “ultimo giorno di scuola”, tutti avevamo nelle gambe la fatica della maratona, ma la voglia di completare anche gli ultimi 21km è stata una spinta ulteriore che ha permesso a tutti di raggiungere il traguardo felici e sorridenti.


Correre in questi spazi, ritrovandomi spesso solo col mio respiro affannato mi ha più volte emozionato a tal punto da commuovermi, un incontro faccia a faccia con una natura selvaggia, potente ed incontaminata.

Ora penso già alla prossima avventura, alterno corse al caldo con corse al freddo: prossima meta dovrà essere obbligatoriamente in un paese caldo!!



Su facebook a questo indirizzo trovate un po di foto.



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